Siamo, nostro malgrado, costretti a darvi notizia di una improvvisa variazione riguardo la vaccinazione dei caregiver da parte della Regione Lazio.

Da oggi infatti i caregiver dei disabili con codice di esenzione C02 e C05 non potranno più prenotare il vaccino. Per loro è prevista la vaccinazione coerentemente con le fasce di età comprese nell’avanzamento del piano vaccinale.

Saranno invece vaccinati i caregiver dei disabili “gravissimi”, individuati dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26/09/2016 (GU n 280 del 30/11/2016), che includono tra gli altri alla lettera “g” dell’art.3:

g) persone con gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico ascritta al livello 3 della classificazione del DSM-5;

In particolare, come esplicitato nella nuova disposizione scaricabile al seguente LINK , per i “gravissimi” vengono identificate due scenari:

• per i disabili di età a partire dai 16 anni, oltre al disabile, saranno vaccinati i due caregiver principali. La prenotazione avverrà attraverso la chiamata diretta e attiva delle ASL competenti oppure attraverso la chiamata diretta e attiva  del Centro di riferimento;
• per i disabili di età inferiore a 16 anni (quindi non vaccinabili), è prevista la vaccinazione dei genitori/affidatari che potranno prenotare l’appuntamento chiamando il numero 06 164161841 e fornendo il codice fiscale della persona assistita;

Comprendiamo le difficoltà nella gestione di un piano vaccinale così complesso, anche considerando la carenza dei vaccini, ma cambiare in meno di 10 gg per tre volte le modalità di vaccinazione dei caregiver disorienta i cittadini.

Esprimiamo dei dubbi e verificheremo con attenzione se, per i disabili gravissimi vaccinabili, le ASL ed i Centri di Riferimenti si attiveranno in tempi rapidi con la chiamata diretta.

Consideriamo inoltre grave che il servizio di prenotazione per i caregiver sia stato sospeso prima di dare una esaustiva e motivata spiegazione della sospensione: questa mattina gli operatori del numero dedicato alla prenotazione rifiutavano le richieste anche se il sito salutelazio.it e i social network della Regione Lazio indicavano ancora la possibilità di prenotare.