Relazione sul convegno “La Salute orale del bambino con spettro autistico” a Roma

Il 20 Marzo si è celebrata la Giornata Mondiale per la Salute Orale e, a Roma, l’Università “Sapienza” e il Policlinico Umberto I hanno organizzato un convegno sul problema della salute orale nelle persone nello spettro autistico.

Al link del sito del Policlinico Umberto I, potrete trovare un articolo ed un video con alcune interviste dei relatori del convegno.

La nostra Stefania Stellino, come anticipato in un precedente post, è stata invitata all’incontro e riportiamo (anche se in ritardo) la sua relazione sulla giornata.

Nell’Aula Capozzi, Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali, presso la Sapienza di Roma, è stato presentato il progetto di prevenzione odontoiatrica seguito da un’interessante tavola rotonda con i rappresentanti delle Associazioni di familiari.

L’incontro nasce proprio dalla necessità di dare una risposta alle richieste delle famiglie con persone nello spettro autistico: come affrontare una visita dal dentista, come ‘preparare il terreno’, come l’odontoiatra dovrebbe relazionarsi con il paziente con special needs.

Il Magnifico rettore, Prof Eugenio Gaudio, ha giustamente parlato di feedback continuo fra professionisti e famiglie, coniugando formazione didattica e clinica. Quindi, cosa che noi famiglie chiediamo da sempre, tenere in considerazione le atipie sensoriali, sia visive che uditive, il che vuol dire trovare dei compromessi tra la luce puntata sul viso o il suono stridente della strumentazione elettrica e l’eventuale fastidio che nei nostri può generare, ma anche il favorire il rilassamento con l’uso di video o musiche personalizzate ed individuate in incontri preliminari con i genitori, imprescindibili per un’accoglienza ottimale.

Tutto questo puntando sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa: il training del percorso ha il nome di ComuniCAAre giocando. Lavorando sull’anticipazione e sulla prevedibilità, perché le persone nello spettro hanno necessità di prefigurarsi, anche visivamente, ciò che faranno, come e dove. E allora diventano utili libri modificati per CAA, sequenze con foto reali scattate in loco e predisposte ad hoc, in-Book, valigette-gioco del dottore, a cui ho suggerito di affiancare strumenti veri, se non altro per abituare alla sensazione del metallo, costruzioni lego o play set qualsiasi che riproducano la ‘stanza del dentista’. Così la relazione delle dottoresse Carla Sogos e Roberta Penge e del Prof Francesco Cardona (Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile Via dei sabelli).

Più tecnico-pratica la presentazione del Dott. Maurizio Bossù, che insieme al Dott. D. Corridore e A. D’Errico, fa parte dell’equipe di Odontoiatria Pediatrica del Policlinico Umberto I, che ha come responsabile la Prof.ssa Antonella Polimeni, e si avvale della presenza degli psicologi dell’Alma Salus Onlus. Nell’equipe medica della UOC c’é anche il Dott. Gian Luca Sfasciotti, responsabile Day Hospital pediatrico e special needs Odontoiatria Pediatrica. Dal 2008 l’utilizzo di un protocollo di accoglienza e training ha permesso la diminuzione dell’uso dell’anestesia generale, all’interno di un percorso ‘educativo’che prevede: formazione dell’equipe odontoiatrica; condivisione, con dimostrazioni tattili e uditive; incontro con i genitori, per un’accoglienza su misura’ ; idoneizzazione (mi si passi il termine) delle sale, con visualizzazione di cartoni animati e postazioni dedicate; ottimizzazione dei tempi, con conto alla rovescia per la durata di piccole ‘sessioni’.

Il tutto finalizzato a migliorare il livello di collaborazione nei vari follow up. Qualche numero: su 164 bambini, solo per 14 è stato necessario ricorrere all’anestesia generale e ben 150 positivi all’approccio sensoriale, con un confortante 98% di pazienti che hanno incrementato e migliorato la collaborazione nelle visite successive.

Giorno dedicato: il giovedì con approccio individualizzato e con la previsione di un numero dedicato per le associazioni di familiari che faranno da cluster, da centro di raccolta e smistamento.

La mattinata si è conclusa, come da programma, con la tavola rotonda di Associazioni di genitori, tra cui l’ANGSA Lazio. Sono state riportate esperienze e suggerimenti per favorire una corretta inizializzazione all’igiene orale, e soprattutto, ho evidenziato come, prima dello spettro autistico, deve essere considerata la PERSONA e quindi come non si debba necessariamente riferire all’Autismo tout cour un comportamento aggressivo o problematico in genere, ma cercare di dare voce e dignità a chi non è in grado di esprimersi se non con manifestazioni di disagio, e prevedere per esempio in sede di pronto soccorso consulenze anche odontoiatriche.

Quindi, concludendo con le parole del prof Leuzzi, fondamentale è passare da una medicina specialistica ad una che tenga conto dei needs specifici, creando una rete fra le varie UOC, ed una collaborazione in auspicabili laboratori multidisciplinari all’interno di Neuropsichiatria Infantile.

 

 

 

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