Indennità di accompagnamento: ci risiamo!

Le recenti proposte di revisione della spesa pubblica, redatte da Carlo Cottarelli, menzionano tra le voci tra cui risparmiare le spese per l’invalidità civile. Come ha detto il presidente del consiglio Renzi, sarà il governo a scegliere quali proposte di revisione saranno effettivamente adottate, ma nel frattempo è importante che le associazioni impegnate sul fronte della disabilità facciano capire che siamo pronti a mobilitarci per difendere i nostri diritti.

Sia ben chiaro:  non siamo contrari alla lotta contro la piaga dei falsi invalidi, anche se dobbiamo rilevare che molto spesso è stata più una battaglia per avere un ritorno “mediatico” che un vero risparmio sulla spesa (leggi l’articolo di Carlo Giacobini, Direttore editoriale di “Superando.it).

Vorremmo solo che lo “Stato” si ricordasse il significato del vocabolo “indennità”:
<<Corrispettivo, diverso dal risarcimento, erogato al soggetto che ha subìto un danno che la legge stabilisce in favore del soggetto stesso che, per esigenze e interessi generali, subisce il sacrificio totale o parziale di un diritto>>
Leggitimamente Carlo Cottarelli vede l’indennità di accompagnamento come una voce di “spesa” sulla quale potenzialmente risparmiare, dimentica che lo Stato sociale con noi già risparmia quando:

  •  siamo costretti a pagare di nostra tasca le terapie che il servizio sanitario non eroga per mancanza di formazione adeguata dei professionisti  o tempi di attesa non in linea con l’esigenze del soggetto interessato;
  • non investe a sufficienza sulla formazione degli insegnanti della scuola pubblica;
  • costringe un famigliare, tipicamente una donna, a rinunciare al lavoro per assistere il congiunto disabile 24h/24h e di conseguenza costringe le famiglie ad un unico stipendio nei migliore dei casi;
  • nega il diritto al lavoro dei disabili in barba alle leggi che impongono delle quote di assunzioni riservate;
  • etc, etc.

Siamo sicuri che all’esercizio tecnico del dott.Cottarelli, anche da noi auspicato in linea generale, segua ora un’analisi che tenga conto degli impatti sociali delle scelte che saranno fatte. Noi osserveremo con attenzione e siamo pronti, come ormai la vita ci ha allenato a fare quotidianamente, a lottare per i nostri diritti.

Invitiamo alla lettura del comunicato stampa della FISH e FAND che condividiamo totalmente.

ANGSA LAZIO Onlus

 

 

 

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