“Al Municipio XII le persone fragili non esistono!”

Pubblichiamo con preoccupazione quanto ci segnala la Consulta per la disabilità del XII Municipio di Roma e alleghiamo il relativo comunicato stampa.

Al Municipio XII le persone fragili non esistono!

Così recita il comunicato lanciato dalla Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità del Municipio XII di Roma, all’indomani dell’audizione presso la commissione scuola del municipio XII. Aggiunge la Presidente della Consulta DI Municipio XII Prof.ssa Francesca De Mieri:

Dopo anni in cui tutto andava a rilento e dopo una sentenza del Consiglio di Stato la nuova Amministrazione ha messo mano al Regolamento degli operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione all’interno delle scuole romane (OEPAC). Il nuovo Regolamento diventato ormai irrinunciabile è ancora oggetto di ampia discussione in Commissioni Scuola e Sociale del Comune di Roma in un percorso di ampia condivisione ponendo finalmente al centro la persona e i suoi bisogni.

Ma al Municipio XII si respira un’altra aria.

La Consulta per la disabilità, audita per ben due volte in Campidoglio, non ha avuto invece la stessa attenzione in sede Municipale nel momento dell’espressione del parere in Commissione Scuola.

Sono stati accolti emendamenti che tengono in maggior conto le esigenze organizzative del servizio, rispetto alle finalità per cui il servizio viene erogato. Il regolamento sul servizio OEPAC nasce infatti dall’esigenza di valorizzare la figura dell’OEPAC per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Le proposte di modifica presentate e accolte in commissione vanno nella direzione di rendere economicamente più sostenibile il servizio a scapito della flessibilità e della sua efficacia nei riguardi dell’utenza.

La flessibilità, per esempio, è necessaria nella rimodulazione degli orari di supporto degli operatori e non può essere subordinata alle esigenze di totale erogazione delle prestazioni previste dall’affidamento. In altre parole, non si può privilegiare l’organizzazione dell’orario del personale rispetto alle esigenze di diritto al servizio del singolo alunno/a. 

Inoltre aver focalizzato il regolamento su aspetti più attinenti alla gestione contrattuale degli operatori, ha provocato la sovrapposizione di  rivendicazioni di natura sindacale. Si è così creata una confusione fra temi, diritti dei lavoratori e diritti degli alunni con disabilità, che meritano di essere trattati in maniera specifica e appropriata. Di fatto ne è risultata indebolita l’efficacia del regolamento stesso nel salvaguardare la qualità del servizio offerto agli alunni con disabilità.”


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