Una nuova domenica nella villa di Via Roccabernarda per ultimare i lavori prima dell’inaugurazione (ancora non abbiamo una data…più lavoriamo più sembra non si finisca mai!).

Ma questa è stata davvero una NUOVA domenica, di quelle che nessuna foto può testimoniare, se non l’averla vissuta.

Questa mattina sono passati per darci una mano i volontari di Libera Roma insieme ai ragazzi del progetto Daje (il progetto romano declinazione del progetto su livello nazionale AMUNI’) i quali si sono davvero impegnati per contribuire a sistemare il nostro futuro spazio polifunzionale.

Il bene confiscato, simbolo di riscatto sociale della nostra città, si è rivelato una possibilità reale di riscatto per quei ragazzi.

Ricordo ancora le mie parole finali alla conferenza stampa per la consegna delle chiavi: mi sono impegnata a nome di Angsa Lazio davanti al governatore Zingaretti e a Don Ciotti (padre di Libera) ad incontrare e coinvolgere, nel centro che sarebbe nato, le fragilità del territorio.

Ecco ieri è accaduto.

Bello vedere i ragazzi attenti e partecipi ad ascoltare una piccola introduzione sull’autismo.

Bello vederli darsi da fare, chiedere se stessero usando bene il rullo, accettare consigli e ‘istruzioni’.

Bello vederli soddisfatti per aver ‘fatto bene’ ed essere riusciti nel loro compito.

Emozionante. Due fragilità si sono incontrate e spero si incontreranno ancora: li ho invitati, infatti, a partecipare al laboratorio di teatro integrato (non appena partirà). Quando Nicole parla di poter avere concessa una possibilità, ecco …può valere tanto per le persone in una condizione di disabilità quanto per chi ha commesso un errore, per chi si è trovato, magari suo malgrado, a crescere in un ambiente o in situazioni disagiate, per chi ha difficoltà a relazionarsi e comunicare, proprio come le persone autistiche.

Una possibilità o una seconda possibilità va data a tutti!!!

 

 

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