Quinto anno a Castelporziano nella splendida residenza del Presidente della Repubblica.

Anche quest’anno Angsa Lazio è stata invitata alla “festa conclusiva delle iniziative di carattere sociale” alle quali il Presidente Sergio Mattarella non vuole più rinunciare, vivendole, appena può, in prima persona, come testimoniano i video girati durante i soggiorni nei quali appare rilassato in manica di camicia, persona tra le persone (!) ed ottimo padrone di casa.

L’Angsa Lazio ha partecipato con una rappresentanza di 3 ragazzi con le loro famiglie, Matteo, Marco e Nicole. Come gli anni scorsi, ciò che ha colpito di più tutti sono stati gli enormi spazi della Tenuta, ed i cavalli: Nicole ha anche montato uno splendido esemplare nero.

Gli stand-laboratori di questa edizione hanno dato l’opportunità di frugare nelle scatole delle sorprese e trovare uova di muricide, un mollusco del nostro litorale, le quali assomigliano a delle spugne, ma appunto spugne non sono; quelle palline che troviamo in spiaggia, resti di posidonia, restituite dalle mareggiate sottoforma di leggere sfere marroni; il suono del mare dentro le conchiglie. E poi vedere semi, semini, frutti, bacche, foglie che offre l’enorme ecosistema della riserva e trovarsi davanti alcuni degli animali (impagliati) che la popolano.

Il tutto grazie alla guida e all’ausilio dei carabinieri e delle guardie forestali, le quali, queste ultime, oltre a salvare rapaci in difficoltà, curandoli e poi restituendogli la libertà (come è accaduto a quattro di loro oggi), tentano di salvare dall’estinzione alcune specie di piante, grazie alla clonazione vegetale. Le foto testimoniano tutto questo.

Un click ha colto anche il momento dell’abbraccio fra Nicole e Matteo dopo un gioco del memory con tema “gli animali” della riserva: sono stati bravissimi e velocissimi.

Il Presidente Mattarella è stato accolto dall’Inno italiano interpretato dai guanti bianchi (bambini sordi che ‘cantano’ con le mani), e dalla banda della Polizia Locale di Roma capitale: «di disabilità si parla ancora troppo poco e con parole sbagliate». Così Mattarella nel suo breve ma pregnante discorso, nel quale ha sottolineato come disabilità e anzianità debbano essere considerate una risorsa, citando gli artt. 2 e 3 della Costituzione italiana: nessuno deve essere lasciato indietro e compito dello stato, di tutti noi, è rimuovere ogni ostacolo ed ogni barriera che impedisca anche ad una sola persona di essere cittadino in egual misura delle altre, godendo a pieno dei diritti riconosciuti dalla società civile. Ahinoi, da questo siamo ancora, lontani. Basta pensare ai primi giorni di scuola: per l’ennesimo anno la campanella di entrata ed uscita non suona per tutti alla stessa ora, mancando, in quantità e qualità, i supporti indispensabili per l’inclusione tanto millantata! Ma questa è un’altra storia.

Anche Cesare Bocci, che insieme alla delicata e sensibile Cristiana Capotondi, ha condotto la manifestazione, ha ribadito come la disabilità sia parte integrante della società, «un fatto della vita»! La festa è proseguita con l’esibizione di splendidi esemplari di pastori tedeschi delle unità cinofile dei Carabinieri, la band dei giornalisti cantanti e musicisti, la Scoop jazz Band e i Disabilié, un gruppo musicale composto da persone con disabilità ed operatori del sociale, che hanno animato il pomeriggio facendo ballare tutti, proprio tutti.

Fantastico vedere scatenarsi l’avvocato dell’Anffas Gianfranco de Robertis,  che si è goduto il pomeriggio con noi: una ragazza poi lo ha puntato e dopo aver ballato con lui, gli è letteralmente saltata in braccio.

E per concludere, anche quest’anno il Presidente non si è sottratto all’affetto delle tante persone presenti, tra disabili ed anziani non lesinando selfie e strette di mano.

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