Maggio 2018.
Denunce, filmati, reportage televisivi eppure tutto rimane invariato nella Capitale del mondo (di barriere).
I fatti: gli operatori della Cooperativa OTTO PASSI, durante una uscita con ragazzi con varie disabilità, tra cui due in sedia a rotelle, arrivati alla fermata Metro EUR Fermi, sono costretti a trasportare a mano per una lunga rampa di scale i ragazzi non deambulanti. E la cosa più triste è che le uscite rientrano in un progetto che mira al potenziamento delle autonomie.
Fosse solo una fermata della metro il problema…qui si parla di ascensori non funzionanti nella maggior parte delle fermate, dell’impossibilità di salire su un autobus di linea a causa dell’inutilizzabilità delle pedane (se non assenti, mal funzionanti o difficili da posizionare da autisti non adeguatamente ‘formati’), di marciapiedi e strade impraticabili (dissestati o in balia delle autovetture).
Commenti? Parla il video.
Risposte? L’art. 3 della Costituzione italiana.
Rimedi? …li aspettiamo da troppo tempo e invece di trovare soluzioni la percezione è che la situazione peggiori sempre di più.
Speranze? ..speriamo che oltre a presenziare, con giusta soddisfazione, all’inaugurazione della fermata San Giovanni della Metro C, i nostri amministratori trovino tempo per andare anche all’incontro intitolato Rigenerare città e territori attraverso l’integrazione dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), in programma per il 26 maggio, presso l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Verona, promosso dalle componenti INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) Nazionale, di Veneto, Trentino, Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, insieme a CERPA Italia (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità).