Triste sorpresa per molte famiglie: i loro piccoli non hanno trovato ad accoglierli le loro educatrici, ma delle supplenti. Perché?
Perché il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale, invece di organizzare a luglio il corso di formazione per le educatrici stesse, ha preferito pagare delle supplenti. Ma quello che più ci preme, è che in questo modo si sia creato disorientamento nei piccoli proprio quando avrebbero avuto bisogno di ritrovare, al rientro dalla pausa estiva, i loro punti di riferimento. Questo per tutti!
Se poi pensiamo che fra quei “tutti” ci sono i bimbi nello spettro dell’autismo, allora la faccenda assume un valore ancora più grave. Nello spettro dell’autismo la prevedibilità è fondamentale. Riflettiamo su quanto possa essere destabilizzante rientrare in classe e trovarsi davanti due sconosciute, quando magari i genitori avevano lavorato nei giorni precedenti con le immagini delle educatrici di cui i bambini (e loro) avevano imparato a fidarsi. Poco etico, poi, che alcune famiglie, come ci hanno segnalato loro stesse, siano state contattate e invitate (‘costrette’?) a portare i loro figli solo al rientro delle curricolari. Modus operandi per altro non poco frequente, in generale. Ricordiamo che, anche se non siamo in regime di scuola dell’obbligo, vale comunque l’art.3 della Costituzione italiana e l’art.1 della Legge 67 del 2006 contro le discriminazioni!
E fin qui…avrà giocato un ruolo importante chi tutela i lavoratori nel programmare il corso a settembre e non i primi di luglio!
Ma dal 12 settembre, entriamo in ballo anche noi, come associazione che tutela i diritti delle persone autistiche.
L’ANGSA Lazio non può tollerare che sia stata inviata una circolare (di cui è stata messa opportunamente a conoscenza) in merito al conferimento di incarichi a tempo determinato per l’anno educativo/scolastico 2019/2020 in cui si dichiara che
Se non abbiamo interpretato male, altrimenti speriamo di essere smentiti, a fronte di numeri certi di bambini con necessità di supporto, che il Dipartimento acquisisce dalle scuole e dalle famiglie attraverso certificazioni e modulistica varia da compilare entro i primi 4 mesi dell’anno per a.s. successivo, il Dipartimento si ricorda di dover deliberare sugli incarichi annuali a supporto dell’inclusione dei bambini con disabilità solo a settembre inoltrato (sembra che la deliberazione sia prevista per il 23 settembre) previa, naturalmente (sic!), la Determinazione Dirigenziale di impegno dei fondi. Questo vuol dire, ma correggeteci sempre se siamo in errore, che forse le educatrici a supporto, i famosi ‘sostegni’, non saranno incaricati prima di ottobre pieno.
Allora sarebbe meglio rimodulare l’incipit della presente.
2 settembre. Riaprono i nidi romani solo per i bambini che non sono in una condizione di disabilità tale da necessitare un supporto.
In barba, ancora, alla legge 67 del 2006: questa è discriminazione!
Per completezza di informazione la circolare continua così:
E’ giusto razionalizzare le risorse umane, sulla carta. Peccato che i sindacati siano già sul piede di guerra ed abbiano chiesto il ritiro della circolare, ma questo non è di nostra pertinenza. E’ invece di nostra pertinenza e competenza il dover essere costretti a mettere ancora una volta in evidenza quanto poco si tenga in considerazione la PERSONA con disabilità, soprattutto se intellettiva. Utilizzare personale in esubero implica che si tratti di una ‘copertura’ pro tempore, cosa assolutamente controindicata nell’ottica dell’importanza della figura di riferimento di cui sopra e della continuità.
Con grande amarezza dobbiamo constatare che siamo ancora lontani dalla tanto millantata ATTENZIONE ALLE PERSONE con disabilità e all’INCLUSIONE, destinata ancora a rimanere un bel lemma nei dizionari.
Attendiamo fiduciosi smentite a quanto affermato, oppure delucidazioni su come il Dipartimento intenda rimediare …