Dopo i famigerati “neuroni specchio”, di cui consigliamo di visionare i video del Prof.Giacomo Rizzolatti,  alcuni ricercatori dell’istituto americano del Massachusetts General Hospital hanno identificato un gruppo di neuroni che si attiva ogni volta che si decide se collaborare o meno con un altro individuo e un altro gruppo che entra in azione quando bisogna prevedere quello che farà l’altro individuo.

Questi studi, attualmente limitati sulle scimmie,  potrebbero aiutare a mettere a punto nuove cure per l’autismo, così come a comprendere i comportamenti antisociali. Molta strada deve essere ancora percorsa, ma è importante sapere che la comunità scientifica sta lavorando per capire le origini dell’autismo…

Segue l’articolo preso dal sito dell’ANSA, buona lettura!

 

I neuroni che aiutano a prevedere le azioni degli altri – Biotech – Scienza&Tecnica – ANSA.it

Se riusciamo a prevedere come si comporterà all’incrocio l’automobilista di fronte, o se decidiamo di collaborare con qualcuno, i ‘registi’ delle nostre scelte sono due gruppi di neuroni. Sono stati identificati nelle scimmie; un gruppo si ‘accende’ ogni volta che si decide se collaborare o meno con un altro individuo e l’altro gruppo entra in azione quando bisogna prevedere quello che farà l’altro.

Pubblicata sulla rivista Cell, la scoperta si deve ai ricercatori dell’americano Massachusetts General Hospital (MGH) e potrebbe aiutare a mettere a punto nuove cure per l’autismo, così come a comprendere i comportamenti antisociali. I due gruppi di neuroni sono stati individuati nel lobo frontale, in un’area chiamata cingolo anteriore e collegata alle regioni del cervello coinvolte nei comportamenti interattivi e presenta delle anomalie nelle persone con autismo e comportamenti antisociali.

”Questi neuroni si trovano in un’area molto importante, al centro del cervello, che modula i comportamenti sociali in cui viene richiesta una scelta. Per esempio l’area si attiva anche quando bisogna perdonare o meno una persona che ci ha fatto un torto” osserva Emiliano Ricciardi, esperto di Neuroscienze dell’università di Pisa.

A differenza dei primi neuroni ‘sociali’ ad essere individuati (i neuroni specchio), queste cellule del cervello, sono coinvolte in comportamenti più complessi. ”Mentre i neuroni specchio – prosegue il ricercatore – si attivano, per esempio, quando interpretiamo un movimento dell’altra persona, questi neuroni sono ad un livello più ‘strategico’: si accendono quando bisogna prendere una decisione in base alla previsione di che cosa farà l’altro”. Per individuare questi neuroni, i ricercatori hanno condotto un esperimento su coppie di scimmie Rhesus.

Durante il test è stata controllata l’attività di 353 neuroni del cingolo anteriore. Alle scimmie è stato sottoposto un gioco nel quale bisognava scegliere tra due simboli diversi. Se entrambi gli animali sceglievano lo stesso simbolo, ricevevano la stessa quantità di succo di frutta; se invece sceglievano simboli diversi, a uno andava il succo più grande e all’altro il più piccolo. In pratica, per decidere come ottenere più succo bisognava prevedere la scelta dell’altro.

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