LEROY MERLIN, operante sul territorio nazionale con 49 punti vendita, riconosciuta per l’impegno e i risultati nell’ambito della tutela e sostenibilità sociale e ambientale, a fronte della situazione creatasi con il covid-19, attiva un progetto di ulteriore attenzione verso le persone svantaggiate, in un’ottica win-win.

A fronte di questo progetto, l’idea è di coniugare la visione aziendale con la responsabilità sociale d’impresa, costruendo le basi per un modello d’integrazione al lavoro di persone con disabilità che possa essere replicato all’interno della propria realtà ed essere di esempio per il mondo imprenditoriale.

Ecco quanto recita la presentazione del progetto “FormidAbili” che ha lanciato la nota catena e che prevede l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Un progetto nato dalla pandemia, cioè come risposta al nuovo assetto organizzativo negli store che prevede un nuovo profilo professionale, addetti/e all’accoglienza del cliente, che possano appunto accogliere il cliente offrendo un servizio specifico in merito alle disposizioni che riguardano la salvaguardia della salute di ogni persona: istruzioni e corretta applicazione delle procedure, indicazioni di percorso. Questa l’idea primordiale, che poi si è ampliata, pensando di poter inserire, a seconda delle necessità dei vari negozi, profili diversificati di persone con disabilità in base alle esigenze dei singoli store. In questo Leroy Melin si è stata affiancata da ABILE JOB,  società che si occupa nello specifico di inserimento lavorativo di persone con disabilità, e dall’impresa benefit (RI)GENERIAMO che “nasce per GENERARE nuove economie RIGENERANDO PERSONE, PRODOTTI e PERIMETRI in un’ottica inclusiva e imprenditoriale”.

Il progetto è innovativo e sfidante.  Le persone con disabilità intellettiva sono ancora percepite come difficilmente inseribili in un contesto lavorativo, percezione spesso infondata, anche a causa di una non-conoscenza della disabilità.

Innovativo: poiché prevede un processo che coinvolge l’impresa nel suo complesso, in sinergia con realtà competenti e specifiche nell’ambito della disabilità intellettiva, operando in un’ottica di crescita culturale e di responsabilità sociale.

Sfidante: poiché l’obiettivo è di inserire persone con disabilità in ogni store a livello nazionale e con la prospettiva di generare un modello strutturato, sostenibile e replicabile.

Il progetto prevede una prima fase “pilota” a Torino e Roma, per poi estenderlo gradualmente sull’intero territorio nazionale-.

Presso i vari store coinvolti si è provveduto ad una formazione per fornire un’adeguata conoscenza sulla disabilità intellettiva e definire/individuare i tutor interni ad ogni singolo negozio.

Poi si è passati ai sopralluoghi nei punti vendita, insieme ai referenti delle associazioni. Proprio la scorsa settimana è stato effettuato un incontro tra il direttore del punto vendita Leroy Merlin del Centro Commerciale “ Porta di Roma” alla Bufalotta, Riccardo De Carolis,  ed i referenti di ANGSA Lazio, Barbara Massucci, e di AIPD, Vincenzo Fanelli, per verificare le condizioni di inserimento e ambientali, definire i possibili ruoli e mansioni.

L’accoglienza è stata molto cordiale, sono state illustrate nel dettaglio le mansioni che il personale, che verrà inserito, dovrà svolgere e sono state visitate le aree che verranno condivise. Si ringrazia il direttore Riccardo De Carolis che, con particolare sensibilità, ha sottolineato l’importanza che il progetto riveste per tutta l’azienda: tutto il personale interno è stato formato da specialisti preparati, come previsto dalla prima fase del progetto.

Ogni punto vendita ha esigenze diverse e quindi le mansioni possono variare e varieranno da Store a Store. 

Nel caso specifico del punto vendita di Porta di Roma, la persona che verrà individuata avrà il compito di collaborare nel riassortimento dei prodotti degli stand che vengono disposti all’inizio di ogni corsia, con il supporto da parte di un apposito job coach, previsto dal progetto

Ora ci troviamo nella fase di ricerca e selezione dei candidati  “a medio/alto funzionamento”.

Abbiamo invitato gli associati ad inviarci le possibili candidature e in questi giorni si svolgeranno i colloqui di selezione, al termine dei quali l’azienda identificherà le figure che riterrà in linea con il progetto.

Queste verranno inizialmente assunte in qualità di tirocinanti e saranno coinvolte in una formazione in aula, per rinforzare le competenze richieste dal ruolo. Durante la formazione è previsto anche l’incontro con i tutor aziendali, che servirà a rassicurare le persone che, attraverso la conoscenza diretta, potranno vivere con meno ansia l’inizio del tirocinio.

I tutor aziendali rivestono un ruolo fondamentale per la riuscita del progetto. Saranno i punti di riferimento delle persone inserite e quindi dovranno ricevere quante più informazioni possibili su ognuna di esse in modo da svolgere il proprio compito al meglio e risultare efficaci nell’affiancamento. Ulteriore compito molto importante del tutor sarà quello di confronto con i referenti di Leroy Merlin, attraverso una relazione periodica per verificare e migliorare l’inserimento dei neo dipendenti.

La persona assunta verrà affiancata da un job coach che dovrà fornire il supporto necessario per facilitare l’inclusione nel contesto lavorativo.

Siamo veramente contenti di questa iniziativa, cominciata con ogni buon auspicio e nella direzione che da tempo cerchiamo di indicare: inclusione, autonomia e dignità!

Speriamo che anche altre grandi aziende, ma non solo, possano seguire l’esempio di Leroy Merlin!

Anche la testata giornalistica il Sole 24Ore ne dà notizia sul proprio giornale.

 

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